Albero tra i più belli e nobili della flora italiana, può raggiungere i 25 m d’altezza. Ha una corteccia scura con fessure longitudinali. Le foglie, decidue, hanno margine seghettato, color verde intenso e sono lunghe fino a 25 cm. Il portamento è eretto con chioma globosa. In giugno emette i fiori, separati per sesso sulla stessa pianta, da cui possono derivare i frutti, i caratteristici ricci contenenti le castagne.
Consigli di coltivazione
Essendo un albero autoctono, deve vivere all’aperto per la maggior parte dell’anno, in posizione soleggiata; va ricoverato in serra fredda da ottobre a marzo. Le annaffiature devono essere frequenti durante la bella stagione, diradate in inverno; nel periodo vegetativo si somministra un concime bilanciato, che diventa a maggior tenore fosfo-potassico in autunno. La pinzatura della nuova crescita si svolge su rami con 6-8 foglie.
Da non dimenticare
Il rinvaso va effettuato ogni due anni, in primavera, con un substrato composto da 60% akadama, 30% sabbia, 10% terriccio universale.